Radiofrequenza

Dal 1990 al 1998 idea e realizza Radiofrequenza, un evento a scopo benefico per conto dell'associazione di volontariato internazionale "Dalla parte degli ultimi". Il progetto, replicato cinque volte, si realizza grazie alla partecipazione delle 35 emittenti libere esistenti in quel periodo in Molise. La durata era di 24 ore in diretta e gli speaker che hanno condotto la maratona sono stati Luis Badilla (Radio Vaticana), Lao Petrilli (Giornalista Radio Dimensione Suono), Orazio La Rocca (Vaticanista La Repubblica), Daniela Ricci, Roberto Pagano. I lavori sono stati aperti dall'allora presidente della DPU Giuseppe Di Fabio e dal compianto Padre Giorgio Ramolo. Non si hanno notizie di eventi simili in Italia, non con tante emittenti, questa modalità e con questa durata. Tutta la storia nel libro "I sordi intorno a noi" pubblicato nel 1998.



"Radiofrequenza"

un evento mai realizzato in Italia e ancora oggi, unico.

“Voglio raccontarvi una storia. Una di quelle che ci si deve sedere e ascoltare. Una storia unica, che non si è mai più ripetuta. La radio ha segnato tempi importanti, basti pensare in tempo di guerra, o durante grossi eventi sportivi. Ma io voglio raccontarvi una cosa accaduta nel 1990. Una cosa che in Italia nessun’altro ha mai fatto, non in questo modo. L’unica regione che può vantare questo primato, ad oggi, è il Molise. Parliamo di Radiofrequanza. Cosa era e cosa ha rappresentato?”

 

Campobasso, capoluogo del Molise, 1990. Chi scrive, con l’allora impiegato Giuseppe Di Fabio (divenuto in seguito sindaco della città di Campobasso) e presidente dell’associazione di volontariato “Dalla parte degli ultimi” e Padre Giorgio Ramolo, frate cappuccino del convento Sacro Cuore di piazza San Francesco e attivo nel volontariato in Tchad, danno il via alla prima edizione di Radiofrequenza. Erano le 9.00 del 20 marzo 1990. L’idea, nella sua complessità, in realtà era semplice: coinvolgere tutte le radio libere molisane a partecipare ad un progetto di solidarietà in modo concreto, usando il mezzo più informale: la radio. Come? Rinunciare per 24 ore al proprio nome (regola fondamentale) e inviare due speaker per la lunga diretta. Devo dire che, dopo qualche ragionevole, iniziale titubanza, tutte hanno accettato. Le radio coinvolte erano 35, per ragioni logistiche, si trasmetteva da Campobasso, e il primo studio che ospitò la maratona fu quello di Tele Radio Campobasso, dei fratelli Franco e Giulio Rocco. Dalle 9.00 del 20 marzo alle 9.00 del 21, tutte le frequenze libere molisane (circa 100), avevano un solo nome: Radiofrequenza. Tutte le radio coinvolte, semplicemente ripetevano il segnale attraverso un sintonizzatore collegato al mixer della regia, nessuna interconnessione o collegamento satellitare. Tutto era molto artigianale, in studio era tutto molto frenetico, ma gratificante. Michele Mirabella e Pamela Villoresi furono gli ospiti in diretta e questo, diede un tocco ‘nazionale’ all’iniziativa. Gli orari più ambiti, per tutti gli speaker, quelli della fascia notturna. Un grande tabellone campeggiava nell’atrio degli studi, tipo i quadri dei risultati scolastici in grande, lì ora per ora era specificato chi, cosa, come, dove.

Di tutto quello che accadde in quella e nelle altre cinque edizioni di Radiofrequanza, resta solo il ricordo di chi vi ha partecipato, e delle risorse raccolte attraverso gli anni. Il 1998, la quinta edizione, è il prologo al de profundis dell’emittenza libera, anche in Molise. A celebrare il commiato, Orazio La Rocca, giornalista de La Repubblica, Louis Badilla, giornalista Radio Vaticano e l’economista Francesco Salcito, il moderatore, da Radio Dimensione Suono è Lao Petrilli. Questa volta gli studi sono quelli di Radio Tau, la radio dei Frati Cappuccini. Da questa edizione nasce il libro “I sordi attorno a noi – Interviste sulla tolleranza” (oggi introvabile). Il piccolo tomo (Che riprende, per il titolo, una frase dall’intervista di Pupi Avati), raccoglie gli interventi telefonici di molti personaggi del mondo della cultura, sport, cinema e tv. Il 2000 chiude il capitolo Radiofrequanza, con gli stessi giornalisti ma con Daniela Ricci al posto di Petrilli e con la diretta in piazza Municipio, sulla regia mobile di Radio Valentina di Pino Niro. Le radio partecipanti sono le sopravvissute: cinque. Si chiude un’epoca della quale restano ben poche tracce, le uniche, nella memoria di chi ci è stato.

Charles Papa


  • A sx, Daniela Ricci, di spalle Luis Badilla (Radio Vaticano) e Loredana Costa (presidente DPU) con lo studio mobile di Radio Valentina di Pino Niro;
  • a dx Orazio La Rocca (La Repubblica) e Luis Badilla